Pozzuoli – “Trenta famiglie per 30 bambini: apri la tua casa, apri il tuo cuore”. È questo l’appello lanciato dall’associazione PUER, da anni impegnata in programmi di accoglienza per minori provenienti da aree di conflitto. In occasione del Natale, l’associazione promuove una nuova iniziativa di solidarietà dedicata ai bambini ucraini colpiti dalla guerra, cercando famiglie ospitanti a Pozzuoli, nei Campi Flegrei e nella provincia di Napoli. L’obiettivo è offrire loro un periodo di pace e normalità, dal 15 dicembre 2025 al 18 gennaio 2026, lontano dalle bombe e dal freddo delle città assediate.
di Nicola De Dominicis
Il progetto nasce da una semplice ma potente convinzione: accogliere significa proteggere, donare un rifugio temporaneo a chi ha perso tutto. I bambini coinvolti, tra i 6 e i 16 anni, provengono da regioni ucraine martoriate dai bombardamenti russi. La PUER chiede alle famiglie del territorio di aprire le proprie porte e offrire ai piccoli un Natale di serenità, fatto di giochi, calore e affetto. «In un tempo difficile, un gesto d’amore può cambiare la vita» recita l’appello dell’associazione, che invita a rispondere con sensibilità a una richiesta d’aiuto che arriva da un Paese in ginocchio.
Dietro questa iniziativa c’è una realtà drammatica che non accenna a migliorare. L’Ucraina vive oggi una delle crisi umanitarie più gravi del XXI secolo, con milioni di sfollati interni, infrastrutture distrutte e intere comunità ridotte al silenzio dalla guerra. Mentre la diplomazia internazionale fatica a trovare una via d’uscita dal conflitto, la popolazione civile – e in particolare i bambini – continua a pagare il prezzo più alto. Queste iniziative di accoglienza diventano così non solo un gesto di solidarietà, ma anche una testimonianza di umanità contro l’indifferenza, un modo concreto per restituire speranza a chi vive tra paura e perdita.
Per aderire al programma, le famiglie interessate possono contattare PUER al numero 06/36001447 o scrivere a info@puer.it. Un piccolo gesto, forse, ma capace di costruire un ponte tra due mondi lontani e di ricordare che, anche in tempi di guerra, la pace comincia da una porta aperta.
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Last modified: Ottobre 29, 2025

