Pozzuoli (giovedì, 23 ottobre 2025) — La città di Salerno si prepara a essere uno dei tre principali palcoscenici della mobilitazione nazionale contro la proposta di modifica alla legge sulla caccia, avanzata dal ministro Francesco Lollobrigida. Insieme a Venezia e Trieste, Salerno scenderà in piazza sabato 25 ottobre per difendere un principio che, secondo gli organizzatori, va oltre la questione venatoria: quello del rispetto per la vita animale e dell’equilibrio ambientale.
Il presidio è stato annunciato dai movimenti antispecisti Ribellione Animale e Animal Save, che si riuniranno in Piazza Giovanni Amendola 15, proprio davanti alla Prefettura, a partire dalle ore 10.00. L’iniziativa nasce come risposta a un disegno di legge che, se approvato, estenderebbe le possibilità di caccia anche in aree oggi protette e renderebbe più permissivi i limiti stagionali e territoriali. Le associazioni parlano di un “attacco diretto alla biodiversità” e di un passo indietro rispetto agli impegni ambientali assunti dall’Italia in sede europea.
di Nicola De Dominicis
Il linguaggio della protesta, in questo caso, unisce etica e politica: non si tratta solo di contestare una norma, ma di riaffermare una visione del rapporto tra uomo e natura. Gli attivisti accusano il governo di voler “normalizzare” la violenza sugli animali attraverso una revisione legislativa che favorirebbe le lobby venatorie a scapito della tutela faunistica. L’obiettivo della mobilitazione è quindi duplice: bloccare l’iter del DDL e sensibilizzare l’opinione pubblica sull’impatto che una liberalizzazione della caccia avrebbe sugli ecosistemi locali.
La manifestazione salernitana, come quelle di Venezia e Trieste, si inserisce in una rete di presidi coordinati in tutta Italia, segno di un movimento antispecista sempre più organizzato e consapevole. Gli organizzatori invitano la stampa a garantire una copertura ampia dell’evento e annunciano che materiali video e fotografici saranno resi disponibili nei giorni successivi tramite un link dedicato.
Per Salerno, quella di sabato sarà dunque una giornata di mobilitazione civile che mette al centro la difesa degli animali come questione di giustizia e responsabilità collettiva.
La questione è più complessa di quanto possa sembrare. Non si tratta solo di un atto di protesta, ma di due visioni del mondo a confronto e ormai pronte allo scontro. Da una parte una visione ancora tradizionale, persino storica, che vede l’immagine dell’uomo cacciatore, dall’altra una percezione più nuova, forse più sensibile e matura. Due civiltà opposte in contrasto per decidere quale sarà la linea stessa del futuro del pianeta.
Immagine dell’evento di sensibilizzazione allegato al comunicato stampa giunto in redazione.
Last modified: Ottobre 23, 2025

