Arco Felice – Ancora una volta via Domiziana, ad Arco Felice, si è trasformata in un fiume in piena dopo le forti piogge che nella serata di ieri hanno colpito l’area flegrea. Un episodio ormai ricorrente da decenni, che ha scatenato caos, disagi e indignazione tra residenti e automobilisti. Le immagini e le testimonianze raccontano di una strada completamente allagata, con persone impossibilitate a camminare e veicoli bloccati nel traffico.
di Nicola De Dominicis
I cittadini parlano di una situazione che si ripete da oltre quarant’anni, senza che siano mai stati messi in atto interventi risolutivi. Le parole dei residenti sono cariche di esasperazione: “È impossibile tornare a casa a piedi, ogni volta dobbiamo usare l’auto”, racconta una donna che vive lungo la Domiziana. Un altro cittadino, con tono amaro, denuncia: “In tutti questi anni, mi chiedo se il Comune abbia mai trovato un Coordinatore dei lavori pubblici in grado di affrontare il problema”.
Le segnalazioni al Comune di Pozzuoli e alla Polizia municipale si moltiplicano a ogni temporale, ma la percezione diffusa è quella di una mancanza di ascolto e di azione concreta. L’acqua piovana, che si accumula in pochi minuti, invade la carreggiata, impedisce il transito pedonale e mette a rischio la circolazione, specie nelle ore serali. La zona di Arco Felice, densamente abitata e frequentata, si trova così ciclicamente a fronteggiare una condizione di emergenza prevedibile, ma ancora irrisolta.
Il problema affonda le radici in una rete fognaria obsoleta e sottodimensionata, incapace di reggere la portata delle piogge intense, sempre più frequenti a causa dei cambiamenti climatici. A ciò si aggiungono una manutenzione carente e la mancanza di opere di drenaggio efficaci, elementi che rendono ogni episodio di maltempo una prova di resistenza per la comunità locale.
L’indignazione cresce di fronte al silenzio delle istituzioni, con i cittadini che chiedono un piano strutturale di intervento, capace di mettere fine a un disagio ormai cronico. Via Domiziana resta così il simbolo di una gestione fragile del territorio, dove la pioggia diventa ogni volta lo specchio di un problema più profondo: quello della mancata cura dei beni comuni.
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Last modified: Ottobre 24, 2025
