Da pochi giorni il Comune di Pozzuoli ha messo online il suo nuovo sito istituzionale, nato per rimediare ai frequenti problemi del portale precedente: pagine vuote, errori ortografici, sezioni non funzionanti. Eppure, nonostante il rinnovamento, la cittadinanza ne è quasi completamente ignara. Nessun annuncio pubblico, nessuna comunicazione ufficiale: chi scopre la novità lo fa per caso, navigando tra le pagine web dell’ente.
di Nicola De Dominicis
Il nuovo portale, attivo dal 10 ottobre, presenta un’impostazione più moderna e razionale, con nuove sezioni dedicate alla sicurezza e all’informazione locale. Tra queste spicca “Risposta alle emergenze”, un’area in cui confluiscono documenti, contatti, notizie ed eventi legati all’attività bradisismica che interessa la zona dei Campi Flegrei, del Vesuvio e dell’isola d’Ischia. Un segnale chiaro dell’intenzione dell’amministrazione di fornire strumenti informativi tempestivi, specie in un territorio in cui la prevenzione e la conoscenza dei rischi naturali rappresentano una priorità assoluta.
Accanto a questa sezione, il sito include un’area dedicata agli eventi cittadini, pensata per valorizzare la vita culturale e sociale del territorio. Non manca la sezione “Amministrazione”, dove sono elencati tutti gli organi di governo comunale, anche se molte informazioni risultano ancora in aggiornamento.
Tuttavia, la vera criticità non è tecnica ma comunicativa: la mancanza di trasparenza e coinvolgimento dei cittadini. Senza una campagna informativa o una semplice notifica sui canali social ufficiali, l’iniziativa rischia di passare inosservata. Una contraddizione evidente in un’epoca in cui la trasformazione digitale della Pubblica Amministrazione dovrebbe puntare proprio sull’accessibilità e sulla partecipazione attiva della comunità locale.
In sostanza, Pozzuoli dispone oggi di un sito più funzionale, ma ancora povero di relazioni con il suo pubblico. Uno strumento potenzialmente utile, ma che necessita di una comunicazione più efficace per diventare davvero il punto di riferimento digitale della città.
D’altronde, in tempi di comunicazione digitale esasperata, magari artificiale, troppe volte si sente la mancanza del caro e vecchio passa parola, ossia di un confronto diretto, parlarsi a voce. Perché la vera comunicazione può realizzarsi solo quando ci sono due fattori: due persone che vogliono davvero comunicare.
Un bel sito, interessante, è destinato comunque a morire se non c’è uno scambio vivo tra individui per arrivare a conoscerlo. I siti non bastano senza vera comunicazione tra persone.
Immagine: schermata iniziale del sito.
Last modified: Ottobre 17, 2025

