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Pozzuoli tra i rifiuti: emergenza igienica e necessità di una nuova coscienza ambientale

Pozzuoli – Sacchetti abbandonati agli angoli delle strade, cassonetti traboccanti e cattivi odori che invadono i quartieri: Pozzuoli sta rivivendo immagini che riportano alla memoria i giorni più bui della crisi dei rifiuti. Dalla zona del centro storico fino a Monterusciello, il problema è ormai evidente: la raccolta non funziona, e la città si ritrova stretta tra ritardi nel servizio ed errori nel conferimento dei rifiuti da parte dei cittadini.

di Nicola De Dominicis

In molti casi, i sacchetti vengono lasciati in strada nei giorni sbagliati o contengono materiali non differenziati correttamente, rendendo impossibile la raccolta da parte degli operatori. L’effetto è un degrado diffuso che colpisce non solo l’estetica urbana, ma anche la salute pubblica, poiché i cumuli di rifiuti attirano animali randagi e insetti, aggravando il rischio igienico. Le mini discariche abusive diventano così una presenza quotidiana, segno di un sistema che si sta inceppando tanto sul piano organizzativo quanto su quello civico.

Dietro questo scenario, però, si cela un problema più profondo: la mancanza di educazione ambientale. Non si tratta solo di spazzatura, ma di responsabilità collettiva. Le città pulite non dipendono soltanto dall’efficienza del servizio pubblico, ma soprattutto dal comportamento dei cittadini. Senza una cultura condivisa del rispetto ambientale, ogni riforma rischia di essere vana. È necessario, dunque, ripartire dalle scuole, dai quartieri, dalle famiglie, costruendo percorsi di consapevolezza che rendano la raccolta differenziata un gesto quotidiano e naturale. Educare al corretto smaltimento significa insegnare che i rifiuti non scompaiono, ma si trasformano: in risorsa o in problema, a seconda delle scelte di ciascuno.

Pozzuoli, città dal grande potenziale turistico e culturale, non può permettersi di tornare indietro. La pulizia delle strade non solo nega qualsiasi potenziale per il sviluppo turistico della città, con danni economici evidenti, ma è soprattutto una cartina di tornasole del senso civico di un’intera comunità. Danno economico e civico.

Tuttavia recuperare un’immagine dignitosa, appetibile sul piano turistico e sostenibile richiede non solo interventi più tempestivi nella raccolta, ma in particolare una partecipazione attiva e informata dei cittadini.

Solo così la città potrà voltare pagina, trasformando la crisi in occasione di crescita economica, sociale e civile.

Immagine libera di repertorio da Pixabay.com.

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Last modified: Ottobre 25, 2025
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