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Pozzuoli, prima denervazione renale in Campania: una nuova arma contro l’ipertensione resistente

Pozzuoli – È stata eseguita presso l’Ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli la prima denervazione renale in Campania con il sistema Paradise, una procedura innovativa che utilizza ultrasuoni di precisione per trattare l’ipertensione arteriosa resistente, ovvero quella forma di pressione alta che non risponde in modo efficace ai farmaci tradizionali. L’intervento, condotto dall’équipe di Cardiologia e UTIC diretta dal dottor Marco Boccalatte, segna un passo decisivo per la sanità regionale e per la medicina cardiovascolare italiana.

di Nicola De Dominicis

Il sistema Paradise si basa su una tecnologia a ultrasuoni controllati, in grado di interrompere selettivamente le fibre nervose simpatiche che collegano i reni al cervello, modulando così l’attività del sistema nervoso responsabile dell’aumento della pressione arteriosa. In pratica, la procedura agisce alla radice del problema: la sovrastimolazione nervosa renale, uno dei principali fattori che alimentano l’ipertensione cronica.

La denervazione renale non è una novità assoluta, ma la sua evoluzione tecnologica ha reso la metodica più sicura, rapida e precisa. Dopo i primi studi sperimentali iniziati oltre dieci anni fa, oggi rappresenta una delle frontiere più promettenti nella cardiologia interventistica. L’obiettivo non è sostituire completamente la terapia farmacologica, ma affiancarla nei casi più complessi, quando i pazienti non rispondono ai trattamenti convenzionali o presentano effetti collaterali gravi. In questo senso, la denervazione non è solo un intervento terapeutico, ma anche un atto di prevenzione secondaria contro ictus, infarti e danni renali.

È un’innovazione terapeutica che può davvero cambiare la gestione dell’ipertensione grave – ha spiegato il primario Marco Boccalatte – offrendo ai pazienti nuove prospettive e migliorando la loro qualità di vita.” A condividere il successo sono anche i membri dell’équipe: il dottor Stefano Messina, gli infermieri Erio Nunzi, Fabio Migliaccio e Antonietta Borrino, e il tecnico di radiologia Pio Milo. La loro esperienza e coordinazione hanno permesso di completare la procedura in tempi ridotti e con risultati clinici incoraggianti.

L’introduzione del sistema Paradise al Santa Maria delle Grazie rappresenta un punto di svolta per la cardiologia campana, che si allinea così agli standard europei. In un contesto in cui le malattie cardiovascolari restano la prima causa di mortalità, ogni progresso tecnologico di questo tipo segna un passo avanti nella lotta contro l’ipertensione e le sue conseguenze più gravi.

Immagine libera di repertorio da Pixabay.com.

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Last modified: Novembre 3, 2025
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