Scritto da 3:43 pm Cronaca, Pozzuoli, Top News

Pozzuoli, infermiera e volontaria aggredite all’Asl: violenza che riflette la crisi della sanità pubblica

Pozzuoli — Un grave episodio di violenza si è verificato ieri pomeriggio nel quartiere di Monterusciello, dove un’infermiera e una volontaria della Protezione Civile sono state aggredite all’interno degli uffici dell’Asl Napoli 2 Nord. Le due donne, rimaste ferite, sono state trasportate al pronto soccorso dell’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli per ricevere le cure necessarie. L’autrice dell’aggressione, una donna fermata poco dopo dai carabinieri della sezione radiomobile, è stata denunciata per lesioni a personale sanitario e interruzione di pubblico servizio.

L’episodio, che ha scosso l’intera comunità sanitaria, rappresenta purtroppo l’ennesima manifestazione di un fenomeno in crescita: la violenza contro medici, infermieri e operatori socio-sanitari.


di Nicola De Dominicis

Negli ultimi anni, la professione infermieristica vive un vero e proprio stato di emergenza. Carichi di lavoro sempre più pesanti, carenza di personale e continue situazioni di tensione con l’utenza stanno minando la serenità e la sicurezza di chi opera in prima linea nella sanità pubblica. La difficoltà delle strutture nel reperire nuovo personale qualificato è ormai cronica, aggravata da stipendi poco competitivi e da un crescente senso di abbandono istituzionale.

In questo contesto, episodi come quello di Pozzuoli diventano il riflesso di un malessere sociale diffuso, che travalica il singolo gesto per raccontare una condizione collettiva di disagio. L’aggressione a un’infermiera – simbolo per eccellenza della cura e del servizio al cittadino – assume così un significato emblematico: testimonia la frattura tra cittadini e sistema sanitario, un rapporto deteriorato da anni di inefficienze, carenze e sfiducia.

La sanità pubblica, già provata da tagli e riorganizzazioni continue, si trova oggi ad affrontare non solo l’urgenza di rafforzare i servizi, ma anche la necessità di ricostruire un clima di rispetto e protezione per chi vi lavora. Garantire la sicurezza del personale non è più soltanto una questione di ordine pubblico, ma una condizione indispensabile per la tenuta del sistema sanitario stesso.

La violenza di Monterusciello, dunque, non è un fatto isolato: è il sintomo di una deriva più ampia, che impone risposte politiche e sociali immediate per evitare che l’erosione del senso civico e del rispetto trasformi la sanità in un campo di conflitto anziché di cura.

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Last modified: Ottobre 31, 2025
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