Pozzuoli – Dopo anni di attesa e lavori di valorizzazione, il Percorso archeologico del Rione Terra di Pozzuoli ha finalmente riaperto al pubblico all’inizio di ottobre, segnando un nuovo capitolo per uno dei luoghi più suggestivi e simbolici dei Campi Flegrei. La riapertura, gestita dal Parco archeologico dei Campi Flegrei, è accompagnata da un’importante novità: per tutto il mese di novembre le visite guidate saranno prolungate e gratuite, offrendo a cittadini e turisti l’opportunità di riscoprire un tesoro sepolto sotto la città moderna.
L’accesso al percorso non richiede prenotazione: è possibile visitare il sito il sabato dalle 15:45 alle 19:30 (ultimo ingresso alle 19) e la domenica dalle 10:15 alle 14 (ultimo ingresso alle 13:30). Una scelta che punta a rendere la cultura più accessibile, trasformando il Rione Terra in un punto di riferimento stabile per la valorizzazione del patrimonio archeologico flegreo.
di Nicola De Dominicis
Il Rione Terra non è solo un sito archeologico, ma un luogo che racconta duemila anni di storia urbana. Sorto come acropoli dell’antica Puteoli romana, il quartiere fu progressivamente abbandonato dopo il bradisismo del 1970, quando gli abitanti furono costretti a lasciare le loro case per motivi di sicurezza. Da allora, la rocca è diventata un affascinante laboratorio di archeologia urbana e memoria collettiva, dove gli scavi hanno rivelato un’intera città sotterranea: strade, botteghe, domus e mosaici che raccontano la vita quotidiana di una colonia romana fiorente, centro commerciale vitale dell’Impero.
La riapertura del percorso sotterraneo rappresenta quindi un ponte tra passato e presente, un modo per restituire alla comunità un luogo identitario e al tempo stesso un potente strumento di conoscenza. Visitare il Rione Terra significa letteralmente camminare sopra le tracce della storia, immergendosi in una dimensione che unisce archeologia, architettura e spiritualità.
Il valore culturale del Rione Terra va oltre la semplice fruizione turistica: è una testimonianza viva della continuità storica di Pozzuoli, una città che ha saputo rinascere più volte dalle proprie ferite naturali e sociali. La riapertura del percorso non è dunque solo un evento culturale, ma anche un atto di riconciliazione con il territorio, un invito a riscoprire l’anima profonda dei Campi Flegrei, dove la terra – inquieta e generosa – continua a custodire i segreti del tempo.
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Last modified: Ottobre 31, 2025
