Pozzuoli (lunedì, 6 ottobre 2025) — Non ce l’ha fatta Rosario Carannante, 62 anni, una delle vittime rimaste gravemente ferite nel devastante incendio che venerdì 3 ottobre ha colpito una palazzina in viale Olimpico. L’uomo era stato estratto vivo dai Vigili del Fuoco e trasferito d’urgenza all’ospedale Santa Maria delle Grazie di Pozzuoli, dove era arrivato in codice rosso. Per alcuni giorni si era sperato in un miglioramento, ma le sue condizioni si sono progressivamente aggravate fino al tragico epilogo.
di Nicola De Dominicis
La notizia della sua scomparsa è stata comunicata direttamente dal sindaco di Bacoli, Josi Della Ragione, che ha parlato di un dolore profondo per tutta la città. Il primo cittadino ha sottolineato come la morte di Carannante aggravi ulteriormente il bilancio di una vicenda che ha segnato in maniera indelebile la comunità. Non si tratta, infatti, di un lutto isolato, ma di una ferita collettiva che si innesta in un dramma ancora aperto: gli altri feriti, coinvolti nello stesso incendio, sono tuttora ricoverati.
Per questo motivo il sindaco ha deciso di proclamare il lutto cittadino in concomitanza con i funerali, invitando la popolazione a stringersi attorno alla famiglia e agli affetti più cari della vittima. Una scelta che interpreta il sentimento diffuso tra i cittadini, scossi da un evento che ha messo in evidenza non solo la fragilità delle persone coinvolte, ma anche la vulnerabilità dell’intera comunità di fronte a simili tragedie.
Il ricordo di Rosario, così come l’immagine dei soccorsi e delle fiamme che hanno sconvolto la palazzina di viale Olimpico, resterà a lungo nella memoria collettiva. Non è soltanto la storia di un singolo cittadino, ma un episodio che ha messo a dura prova il senso di sicurezza e di unità dei bacolesi.
In queste ore il dolore si accompagna al bisogno di coesione: il lutto cittadino diventa quindi un modo per trasformare il cordoglio individuale in partecipazione comunitaria, nel tentativo di alleviare almeno in parte la sofferenza dei familiari e degli amici. Bacoli piange Rosario Carannante, e lo fa come si piangono le figure che appartengono a tutti, simbolo di un’intera città che si riscopre fragile ma anche solidale.
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Last modified: Ottobre 6, 2025

