Pozzuoli (lunedì 1 settembre 2025) –– La terra ha tremato ancora ai Campi Flegrei, e stavolta il sisma di magnitudo 4.0 registrato alle 4:55 del mattino ha avuto conseguenze dirette sul patrimonio storico e culturale. L’epicentro, localizzato nella zona alta di Pozzuoli, a ridosso dell’Anfiteatro Flavio, ha spinto il Parco archeologico dei Campi Flegrei a chiudere in via precauzionale tutti i siti, nel rispetto dei protocolli di sicurezza. Una decisione inevitabile, viste le continue scosse che ancora si susseguono.
di Nicola De Dominicis
La scelta della direzione del Parco nasce non solo dalla necessità di proteggere i visitatori, ma anche dal bisogno di preservare strutture fragili, spesso già provate dal tempo e da eventi naturali precedenti. In un territorio come quello flegreo, dove il bradisismo e le sequenze sismiche sono fenomeni ricorrenti, il confine tra sicurezza e fruizione diventa sempre più sottile.
E qui si apre una riflessione più ampia: i siti archeologici dei Campi Flegrei rappresentano un tesoro di valore inestimabile, ma anche una fonte economica fondamentale per il territorio. Ogni chiusura, anche temporanea, ha un impatto diretto sul turismo, settore vitale per Pozzuoli e per i comuni limitrofi. Pensiamo al Rione Terra, alle Terme di Baia, al Castello Aragonese: luoghi che ogni anno attirano migliaia di visitatori, studiosi e appassionati. Le scosse mettono a rischio non solo la stabilità delle strutture, ma anche la percezione di sicurezza dei turisti, che spesso scelgono altre mete quando i giornali riportano notizie di terremoti.
La fragilità del territorio flegreo, d’altronde, è un tratto identitario: convivere con una natura che ribolle sotto i piedi significa accettarne la forza, ma anche prendersene cura. Tuttavia, questo equilibrio delicato porta con sé conseguenze pratiche. Un sito chiuso per controlli significa meno visitatori, meno indotto per ristoranti, alberghi e attività locali. Ed è un circolo che rischia di impoverire ulteriormente un’area che invece avrebbe tutte le carte in regola per essere un polo turistico di rilievo internazionale.
Le prossime ore saranno decisive per capire se e quando i siti archeologici potranno riaprire al pubblico. Intanto, le verifiche proseguono, e con esse cresce la speranza che il patrimonio storico dei Campi Flegrei possa continuare a raccontare la sua storia millenaria, nonostante la forza imprevedibile della terra.
Immagine libera di repertorio tratta dal sito https://pafleg.cultura.gov.it/
Tag: Pozzuoli, scossa, siti archeologici chiusi Last modified: Settembre 1, 2025

