Pozzuoli (giovedì, 31 luglio 2025) – Corrimano divelti, cestini legati agli alberi, panchine rotte e rifiuti abbandonati: è questo il volto del centro di Pozzuoli tra il centro storico, via Napoli e il lungomare, in un viaggio nel degrado che racconta l’abbandono di luoghi pubblici e il silenzio delle istituzioni.
di Nicola De Dominicis
Chi dovrebbe tutelare il territorio – giunta, assessori, consiglieri e responsabili comunali – tace e non interviene. I cittadini segnalano, ma tutto resta fermo. È il caso emblematico delle Rampe dello Scalandrone, dove da oltre cinque mesi un corrimano staccato giace appoggiato a un muro, lasciando pericolosa la discesa, in particolare per gli anziani e le persone fragili.
Non va meglio nella zona “Dietro ai blocchi”, sul lungomare di via Napoli: panchine in legno marce e con chiodi sporgenti, un microonde abbandonato accanto a un cestino, e un altro cestino rimosso senza mai essere sostituito, lasciando solo un palo arrugginito e traballante.
La situazione si ripete nel parcheggio “Pertini” e nei pressi della Cassa Armonica, dove i cestini arrugginiti non vengono rimossi ma “rattoppati” in maniera approssimativa, legati con corde o fili agli alberi o alle ringhiere, come se fossero mobili di fortuna anziché elementi di arredo urbano.
Scritte sui muri, panchine scrostate dal sole e mai sistemate, marmo caduto e non rimesso, pavimentazioni dissestate: a Pozzuoli il lungomare, una volta fiore all’occhiello, oggi è un simbolo del disinteresse. Persino il prato realizzato al termine dei lavori sul waterfront è ormai un ricordo: l’erba non cresce più, e il verde ha lasciato il posto a un terreno incolto che attira insetti e animali, rendendo la zona ancora più trascurata.
Un quadro di incuria che colpisce residenti e visitatori, danneggia il decoro urbano e l’immagine turistica della città, e che chiede interventi urgenti e strutturati, non soluzioni-tampone.
Tag: degrado, Pozzuoli Last modified: Luglio 31, 2025

