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Cavese, Logiudice: “La piazza non vinceva un campionato da 18 anni”

Cavese, Logiudice: "La piazza che non vinceva un campionato da 18 anni"

Dopo due anni di purgatorio nelle serie minori, la Cavese è ritornata tra i professionisti con la vittoria del Girone G di Serie D. Queste sono state le dichiarazioni rilasciate a TuttoC.com dal direttore Pasquale Logiudice per analizzare la grande stagione dei campani.

di Gabriele Caruso

«Sono molto soddisfatto di aver ritrovato la C con quattro giornate di anticipo, soprattutto perché mi sono cimentato in una categoria che non conoscevo e perché comunque si è vinto in una piazza che non vinceva un campionato da 18 anni. È il secondo anno di questa proprietà ed arrivare subito in C ha un valore maggiore. Ha preso la società con la squadra fatta, è stata sfortunata a non vincere l’anno scorso ma hanno comunque saputo ripetersi con un altro campionato al vertice. Ci sono società che ci mettono dieci anni a vincere, in un girone anche difficile: qui ci sono giocatori con under che vengono dal settore giovanile della Lazio e della Roma e giocatori che hanno fatto categorie maggiori e che non vogliono muoversi da Roma».

«Dal ritorno dalla trasferta, c’è stata una bella accoglienza da parte dei tifosi e quindi si è festeggiato: nulla di programmato, perché oggettivamente non ci aspettavamo di terminare ieri la rincorsa alla C».

«Rispetto alle rivali, siamo stati molto continui nel percorso grazie a un gruppo veramente molto unito. Non era facile perché comunque sono stati cambiati quasi 30 giocatori rispetto all’organico dell’anno scorso e soltanto due i confermati».

«Ma oltre al gruppo, per vincere un campionato devi essere anche molto fortunato: non parlo da un punto di vista tecnico ma il fatto di trovare un’unione di gruppo non è mai semplice. Questo ci ha aiutato a superare i pochi momenti negativi. I campionati si vincono proprio nei momenti di difficoltà, non quando le cose vanno bene. Sta tutto nel saper affrontare le avversità e nel farle durare il meno possibile. Ovviamente è stato decisivo, in questo, l’apporto della società e di tutto l’ambiente: tutte le componenti hanno lavorato al meglio».

«Da un punto di vista tecnico la Cavese è una squadra solida, da un punto di vista emotivo e dal punto di vista del lavoro è una squadra forte. Il terzo? Ben strutturata, aggettivo che raggruppa i precedenti».

«La società mi ha chiamato per vincere il campionato però oggettivamente dobbiamo dire che c’erano altre 3-4 squadre che avevano fatto degli investimenti anche superiori ai nostri e che avevano anche degli organici importanti».

«Diciamo che non c’è stato ancora modo di pensare al futuro perché il successo è arrivato così in fretta, anche se nelle ultime settimane tutti ti davano ormai come vittorioso. C’è la volontà da ambo le parti di sedersi a breve per vedere i progetti futuri. Si è lavorato in grande sintonia: ci tengo a ringraziare la società perché mi ha dato la possibilità di lavorare in piena autonomia e, oggi, non è facile per un direttore sportivo avere questo modo di operare».

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Last modified: Aprile 9, 2024
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